laboratorio sulle emozioni
- Francesca
- 17 giu 2015
- Tempo di lettura: 1 min



La storia del bambino Non mi Importa è la storia di un bambino che davanti alle piccole frustrazioni… un gelato che cade, il cinema chiuso, davanti alle fatiche nelle relazioni con gli altri… ha scelto di reagire dicendo non mi importa. Eppure la sua rabbia, la sua delusione, la sua tristezza hanno trovato un posto nel suo corpo… nei piedi, in gola, nella pancia, nella guancia, nella mano … trasformandolo in un bimbo pieno di asperità al punto tale da rimanere incastrato in un cespuglio! Aiutato da un amico accetta di lasciar uscire la rabbia con un urlo, la tristezza con le lacrime… scoprendo di poter dire MI IMPORTA ogni volta che sente delle emozioni dentro di sé. Dire quello che prova lo fa stare molto meglio! E gli amici lo rispettano di più!
Durante il laboratorio di parola in Baita i bambini hanno cercato di dare un nome alle loro emozioni, di comprenderne le caratteristiche e di raccontare le forme di autocontrollo che ognuno di loro adotta. Piccoli esempi per scoprire che le emozioni sono una risorsa per ognuno di noi, sono parte della nostra umanità e “ci colorano il corpo”.
La propria sagoma è diventata occasione per rappresentare le proprie emozioni, dare loro un colore, un posto preciso nel nostro corpo. Sagome uniche e al contempo comuni agli altri. Piccoli capolavori d’ arte che racconta della bellezza di ogni persona.
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